Il mio racconto su Libridalsalotto per #raccontiepoesie
L’ultimo colpo. Un racconto.

«Vuole sporgere denuncia?» chiese il medico. La donna assentì. Il viso era segnato dai colpi. La sua anima era segnata da ferite invisibili ad occhio nudo. Osservò il medico attraverso la patina di lacrime che riempivano i suoi occhi.
«Avrò bisogno di un posto dove andare – disse poi – non posso tornare a casa». «I suoi genitori non possono ospitarla per qualche tempo?» chiese lui. La mente della donna ritornò al viso di sua madre totalmente indifferente al suo dolore. Rammentò le parole di suo padre: «Te lo sei scelto e io non voglio sapere nulla. Sono problemi tuoi». Cercò nei ricordi il nome di una qualsiasi persona che avrebbe potuto darle sostegno in quel momento ma non riuscì a trovarne. «Dai miei genitori non posso andare» si limitò a dire.