estratto da Tutta colpa di San Valentino
Qui gli uomini maturano meglio della frutta di stagione
«Cosa diavolo sta facendo?» una voce profonda di uomo mi fa sobbalzare. Credo di aver invaso il territorio di Chadwick Hunter e che a brevissimo potrò conoscere l’uomo più famoso di Daisy Hill. Anche se tecnicamente dovremmo conoscerci già da anni.
Mi volto indossando l’espressione più spavalda che riesco a recuperare. E lo fisso sfilandomi gli occhiali neri. Mossa a effetto. Dovrebbe incutere rispetto e dimostrare determinazione. Mi preparo alla mia glaciale presentazione ma le parole si spengono sulle mie labbra. Per lasciare spazio a un altro senso. La vista. Cavolo, ma l’aria di questo posto fa benissimo agli uomini. Maturano meglio della frutta di stagione. Che fine ha fatto l’allampanato, occhialuto, impacciato ragazzino che mi aiutava con il test di matematica, arrossiva ogni volta che gli facevo una battuta o gli sorridevo per cortesia? è diventato uno schianto. Ancora meglio di Dylan. Almeno da Dylan me lo aspettavo, c’erano già i presupposti… ma Chad no, Chad era lo sfigato non il figone!
I capelli sono ancora di un castano chiaro e gli occhi di un azzurro intenso. Solo che non hanno più lenti a nasconderli. E quel corpo. Quel corpo di sicuro non c’era. Una vera e propria trasformazione. Muscoli che sembrano scolpiti si intravedono attraverso la maglietta bianca, sopra la quale porta una camicia di jeans con maniche arrotolate. Un paio di blue jeans lisi che fasciano cosce decisamente allenate. Sì, va bene sembra più un contadino che un direttore ma sono certa che tolti gli abiti… ma che diavolo sto pensando?
Però a mia discolpa posso dire che uomini di una bellezza tanto indecente non dovrebbero essere autorizzati a circolare. Giusto per una questione di rispetto civile, per non turbare la quiete pubblica.
«Ciao Chad – riesco a dire mentre lui è più stupito di me – ti trovo bene».